Sabato 18 Ottobre, alle 17.30, per il nuovo ciclo di conferenze a ingresso gratuito L’eredità culturale sostenibile R. Sanchini e Maria Angela Turchetti presentano "Acque salutari e termali: una dedica alle ninfe"
Su richiesta, prima di ogni incontro, è possibile visitare la mostra diffusa "(Ri)scrivere il passato: il nome Etrusco di Chiusi e altre storie" in programma fino al 29 marzo
Intorno al 1872 una lamina votiva con dedica alle Ninfe, viene in luce in località Ponte Rovescio in circostanze poco note, in una zona che ha restituito anche sculture in marmo di personaggi maschili e femminili, strutture ed elementi architettonici riconducibili a edifici di incerta destinazione, databili tra III sec. a.C. ed età imperiale romana.
La lamina, la località di rinvenimento lungo il percorso della via Cassia, analisi chimico fisiche condotte su camioni di acque prelevate in zona, consentono di avanzare ulteriori ipotesi sulla ubicazione della località termale dove soggiornò il poeta Orazio.?
Le fonti chiusine citate dal poeta venosino sono state variamente identificate dagli studiosi con le acque termali di San Casciano Bagni, Bagno Vignoni o Chianciano.
Orazio citando l’illustre medico personale di Augusto, Antonio Musa, ricorda, in una epistola indirizzata all’amico Numonio Vala, l’utilità di sottoporre alle fonti chiusine (Fontes Clusinae) il capo e lo stomaco (“caput atque stomachum supponere fontibus ... Clusinis”).
Musa prescrive infatti ad Orazio la cura dei bagni freddi, sconsigliandogli le acque di Baia, notoriamente calde, e orientandolo su Gabii o sulle fontes Clusinae per curare fastidiosi disturbi dell’apparato digerente e agli occhi.
Su richiesta, prima di ogni incontro, è possibile visitare la mostra diffusa "(Ri)scrivere il passato: il nome Etrusco di Chiusi e altre storie" in programma fino al 29 marzo
Intorno al 1872 una lamina votiva con dedica alle Ninfe, viene in luce in località Ponte Rovescio in circostanze poco note, in una zona che ha restituito anche sculture in marmo di personaggi maschili e femminili, strutture ed elementi architettonici riconducibili a edifici di incerta destinazione, databili tra III sec. a.C. ed età imperiale romana.
La lamina, la località di rinvenimento lungo il percorso della via Cassia, analisi chimico fisiche condotte su camioni di acque prelevate in zona, consentono di avanzare ulteriori ipotesi sulla ubicazione della località termale dove soggiornò il poeta Orazio.?
Le fonti chiusine citate dal poeta venosino sono state variamente identificate dagli studiosi con le acque termali di San Casciano Bagni, Bagno Vignoni o Chianciano.
Orazio citando l’illustre medico personale di Augusto, Antonio Musa, ricorda, in una epistola indirizzata all’amico Numonio Vala, l’utilità di sottoporre alle fonti chiusine (Fontes Clusinae) il capo e lo stomaco (“caput atque stomachum supponere fontibus ... Clusinis”).
Musa prescrive infatti ad Orazio la cura dei bagni freddi, sconsigliandogli le acque di Baia, notoriamente calde, e orientandolo su Gabii o sulle fontes Clusinae per curare fastidiosi disturbi dell’apparato digerente e agli occhi.
Data: 18 ottobre 2019
Costo del biglietto: gratuito; Per informazioni 0578 20177
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Chiusi, Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi
Orario: 17:30
Telefono: +39 0578 20177
E-mail: pm-tos.museochiusi@beniculturali.it
Costo del biglietto: gratuito; Per informazioni 0578 20177
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Chiusi, Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi
Orario: 17:30
Telefono: +39 0578 20177
E-mail: pm-tos.museochiusi@beniculturali.it