Gli Sforza e gli ebrei a Santa Fiora dal XV secolo agli inizi del XIX secolo

La presentazione del volume è affidata a Giacomo Todeschini, già professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Trieste che si concentrerà in particolare sull’aspetto delle terre di rifugio fra Toscana e Lazio.

Coordina: Ilaria Marcelli, Archivio di Stato di Siena

Interviene: Luciano Luciani, consigliere con delega alla cultura del Comune di Santa Fiora

Carla Benocci esamina con questo studio la presenza ebraica a Santa Fiora, attestata fino dalla metà del XV secolo: furono Cecilia Aldobrandeschi e Bosio Sforza che aprirono ad un’accoglienza sempre maggiore agli ebrei, a partire dal 1439; consentendo così l’organizzazione di una comunità ebraica che si rafforzò e si rese indipendente da intromissioni laiche e religiose, fino all’inizio del XVIII secolo. In questo periodo il potere della famiglia Sforza aveva iniziato la sua parabola discendente collegandosi, la perdita di potere politico e sociale con la crisi economica. L’autrice ricostruisce le conseguenze di questa crisi sulla Comunità ebraica locale, con l’imposizione della creazione del ghetto nel 1711 da parte del vescovo di Città della Pieve. Pochi decenni più tardi, nel 1742, gli Sforza affittarono la Contea di Santa Fiora proprio ad ebrei, che con successivi rinnovi la gestirono fino al 1752. Le condizioni generali si fecero progressivamente peggiori, tanto che la popolazione ebraica si trasferì definitivamente nella vicina Comunità di Pitigliano.

Data: 22 gennaio 2020
Costo del biglietto: gratuito; Per informazioni +39 0577247145
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: +39 0577247145
Luogo: Siena, Archivio di Stato di Siena
Orario: 16.00
Telefono: +39 0577247145
E-mail: as-si@beniculturali.it
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